sabato 11 aprile 2009

23 - La libertà è nel DNA di ogni essere vivente

Sciacca 10 maggio 2005 martedì (Lettera a Maria)

Carissima, ogni pomeriggio scendo dalla mamma per una partitina a scopa. Prima di entrare in casa controllo sempre che le due tartarughine, nate lo scorso autunno, Tartina e Mosina, siano nel loro piccolo recinto. Ormai che è primavera le lascio lì anche la notte. Mosina, la più piccina, è più brava dell'altra a nascondersi e mi fa faticare un po' nel ritrovarla.
L'altro ieri, prima della solita partita a carte, guardai nel recinto e vi trovai solo Tartina. Non indugiai tanto a cercare l'altra, sicura che l'indomani, col nuovo sole sarebbe riapparsa.
Ieri tornai a cercarla nella tarda mattinata, quando tutte le tartarughe sono ben sveglie e riscaldate dal sole. Nel piccolo recinto mancava Mosina.
Tolsi l'erba secca sotto cui si nascondono, rastrellai la terra in superficie e non trovai alcuna traccia della tartarughina. C'era qualche punto in cui la rete di recinzione toccava appena il suolo. Bastava scavare un po' sotto per creare un varco per la fuga. Infatti qualche giorno fa trovai Tartina a dormire seminterrata sotto la rete, a metà tra l'interno e l'esterno del recinto. Pensai che Mosina, un giorno salvata dall'acqua che l'aveva quasi annegata, si è scavata un passaggio per la fuga.

Rifletto che la logica umana spesso viene sconfitta da un cervellino che sottovalutiamo. La mamma dice che le tartarughe sono stupide. Pare così perché, a differenza degli animali domestici che capiscono quello che tu vuoi da loro e scendono a compromessi per avere cibo, alloggio e carezze, le tartarughe hanno un ritmo di vita diverso da quello di altri animali vicini all'uomo.
Mosina ha provato la gioia della fuga e della conquista della sua libertà, che è un bene inalienabile per tutti gli esseri viventi. La mia logica dice che Mosina ha rinunziato alla lattuga tenera ogni mattina, all'acqua da bere ricambiata giornalmente, alla protezione del recinto. Tutto il giardino è circondato da un muretto, che ieri ho ispezionato: ho coperto una fessura che lo separa da quello del vicino, ho creato un gradino per evitare che arrivi al cancello, sotto il quale potrebbe passare e andare per strada.
Sono convinta che Mosina sia nel grande spazio attorno alla casa e spero che con le risorse che la Natura dà ad ogni creatura, sopravviva da sola, senza il mio sguardo vigile. E' difficile cercarla e trovarla in un grande spazio, come quello che circonda la casa, incolto e coperto da erbacce che stanno per essiccarsi per assenza di pioggia, ma spero che un giorno la ritroverò. Sono sicura che non potrà uscire in strada, perchè tutto il giardino è recintato da un muretto, ma dovrà affrontare da sola la difficile lotta per la sopravvivenza.
Nietta

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